Come ottenere la chiaroveggenza
Possiamo cercare la chiaroveggenza praticando esercizi di occultismo, utilizzando cioè meditazioni e respirazioni particolari e concentrandoci su un dato centro.
Ma se apriamo un centro sottile quando ancora non abbiamo svolto un accurato lavoro su noi stessi (se abbiamo ancora dei giudizi, se abbiamo comportamenti meccanici derivanti dalla nostra psicologia, se non percepiamo quanto profondamente gli altri ci fanno da specchio) ciò che vedremo sarà per definizione inquinato dalle nostre istanze irrisolte.
Nei mondi sottili non vedremo una realtà oggettiva, ma sempre solo noi stessi... però in astrale.
I demoni che vedremo negli altri, saranno i nostri, quelli che non abbiamo ancora scacciato o trasmutato in angeli, e questo indipendentemente dal fatto che gli altri siano davvero circondati da quei demoni, il che può anche essere.
Oppure possiamo cercare la chiaroveggenza aprendo naturalmente il nostro terzo occhio o il centro del cuore come conseguenza del lavoro su noi stessi, portato avanti per anni, in maniera ferma e costante.
I veri “occhi per vedere” si trovano infatti nel cuore, ed è l’amore stesso che apre tali occhi.
Basterebbe seguire le indicazioni di uno dei più importanti maestri della Fratellanza di Shamballa, quello chiamato Gesù (Yeshua di Nazareth): sforzati di amare le situazioni e le persone che più ti danno fastidio. Semplice da comprendere – troppo banale per un esperto occultista – ma estremamente efficace all’atto pratico, anche se sicuramente di non facile attuazione.
D’altronde si chiama LAVORO, e non vacanza su di sé!
Volete un metodo per vedere qualche ombra che si muove in astrale oppure volete la chiaroveggenza che vi permette di scorgere l’Anima delle persone e comprendere i significati degli eventi (sia quelli individuali che quelli sociali)?
Se è la seconda che vi interessa, allora invocate in maniera sincera l’aiuto dei Maestri, come fecero i ciechi del Vangelo:
«Ed ecco, due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono dicendo: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!”. La folla li rimproverava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!”. Gesù si fermò, li chiamò e disse: “Che cosa volete che io faccia per voi?”. Gli risposero: “Signore, che i nostri occhi si aprano!”. Gesù ebbe compassione, toccò loro gli occhi ed essi all’istante recuperarono la vista e lo seguirono». (Mt 20,30)
È l’amore che apre gli occhi dell'Anima.
Chi vuole diventare chiaroveggente deve imparare ad amare.
Questa è la vera chiaroveggenza, quella di cui dispongono gli iniziati; l’altra è per i maghi da strapazzo.
Ci sono persone che, per aprire il cuore, tutti i giorni meditano introducendo con l’inspirazione una luce rosa che dal cielo entra alla sommità del capo e scende lungo l’asse verticale del corpo, gira intorno al 4° chakra Anahata (il cuore) e con l’espirazione risale verso il cielo.
Non bisogna essere degli esperti di metodi occulti per vedere che, intanto, nella loro vita quotidiana vivono senza amore.
Faremmo di tutto pur di non dover abbracciare nostro padre, nostra madre, il nostro collega, ecc…..!
Ogni metodo ci piace, tranne quello dell’amore.
[cit. “Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi” - salvatorebrizzi.com]
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