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Il Potere degli Alberi sugli Esseri Umani

Gli alberi sono considerati sacri in molte culture.

L’adorazione degli alberi, in una forma o nell’altra, è stata praticata, quasi universalmente, dai popoli antichi in ogni angolo del globo.

Non c’è da meravigliarsi che gli alberi abbiano catturato l’immaginazione umana fin dall’inizio dei tempi.


La loro forza, profondamente radicata nella terra, è un’ispirazione.

Il loro tronco e i loro rami sono una meraviglia della natura perché sono sostanzialmente robusti e impenetrabili, ma allo stesso tempo possono anche fluttuare e muoversi con il vento quando necessario.

Il sussurro di una brezza tra le foglie, o la vista delle formiche che marciano in linea retta su e giù lungo i tronchi, ci ricordano la magia della natura che gli alberi incarnano.


Vivono per centinaia o anche migliaia di anni, e così li rispettiamo come custodi di segreti passati e sentinelle del futuro.

Guardando i loro cicli di caduta delle foglie e la loro rifioritura in primavera, i popoli antichi hanno nel passato percepito gli alberi come potenti simboli di vita, morte e rinnovamento.

Fin dagli albori del tempo, gli esseri umani hanno sempre avuto l’impressione che gli alberi siano esseri senzienti, proprio come noi: che possono sentire il dolore, che sanguinano quando sono feriti.

 

Gli alberi assomigliano a noi.
Le persone hanno un tronco; gli alberi hanno le braccia.

E noi, per natura, in modo innato, abbiamo un profondo legame con loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molte persone dicono di sentire l’energia vibrazionale di un albero quando mettono le mani sulla sua corteccia.

Con le loro radici profonde, gli alberi hanno un’energia di messa a terra significativa.

Naturalmente possiamo subito sentire pace e serenità quando camminiamo all’ombra degli alberi o su un sentiero nel bosco.
 

Gli Alberi ci Aiutano Ogni Giorno

Un recente studio dimostra che gli alberi rimuovono così tanto inquinamento dall’aria che “hanno impedito 850 morti di esseri umani e 670.000 casi di sintomi respiratori acuti solo nel 2010“.

Quando un insetto chiamato “Emerald Ash Hammer” uccise un numero significativo di alberi nell’America del Midwest tra gli anni ’90 e 2000, i tassi di mortalità da malattie cardiovascolari e respiratorie sono aumentate in quel periodo di tempo.

Più difficile da quantificare è l’effetto psicologico che gli alberi hanno sulle persone.

Le persone che trascorrono il tempo all’aria aperta, o addirittura chi ha accesso a finestre che si affacciano sugli alberi, hanno dimostrato di avere una salute migliore.

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L’Albero Universale della Vita: Sia Antico che Moderno

Il concetto di Albero della Vita, che spesso simboleggia i legami tra tutte le forme di vita, si trova in molte religioni e filosofie, che risalgono sin dall’antico Egitto.

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L’albero egizio della vita simboleggia la creazione e rappresenta la catena di eventi che hanno portato tutto all’esistenza.

Per la scienza moderna, l’albero è il simbolo quintessenziale dell’evoluzione biologica, in quanto la sua immagine ramificata descrive in modo affascinante le inconfondibili interconnessioni tra tutte le specie viventi sulla Terra.

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Le persone che trascorrono il tempo all’aperto hanno dimostrato di avere una salute migliore.

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La Foglia dell’Albero e la Vita Eterna

Leggiamo questo emozionante commento di Thich Nhat Hanh che riflette su una foglia d’albero:

Ho chiesto alla foglia se era spaventata perché era arrivato l’autunno e le altre foglie stavano cadendo.

La foglia mi rispose: “No. Durante tutta la primavera e l’estate ero completamente viva.

Ho lavorato duramente per aiutare a nutrire l’albero, e ora molto di me si trova nell’albero.

Non sono limitata da questa forma. Sono anche l’intero albero, e quando ritornerò al suolo, continuerò a nutrire l’albero. Quindi non mi preoccupo affatto. Mentre lascerò questo ramo e volteggerò giù a terra, mi rivolgerò all’albero e gli dirò: ti rivedrò di nuovo molto presto”.

… Quel giorno c’era un vento forte che soffiava e, dopo un po’, vidi la foglia staccarsi dal ramo e volteggiare verso il suolo, danzando gioiosamente, perché mentre volteggiava, già si vedeva esistere nell’albero. Era così felice. Io chinai la testa, capendo che avevo molto da imparare dalla foglia perché lei non aveva alcuna paura. Lei sapeva che niente può nascere e niente può morire.


Credenze Culturali sugli Alberi

Gli alberi sono considerati sacri in quasi tutti i luoghi dove si sono stabiliti gli esseri umani.

Ci sono molte credenze profonde che circondano gli alberi che i popoli antichi hanno conservato per millenni. Ecco alcuni esempi interessanti e toccanti.

Per la popolazione Sng’oi della Malesia, una persona e un albero possono appartenersi tra loro e questa relazione viene mantenuta per tutta la vita.

Certi alberi e alcune persone si appartengono.

Quando una persona appartiene ad un albero, appartiene anche alla sua progenie, cioè a tutti gli alberi che crescono dai semi del primo albero, non importa quanto i semi possano disperdersi.

I popoli Sng’oi fanno ricorso alla loro intuizione per sapere quali alberi figli sono nati da quegli alberi genitori.


L’Albero del Mondo si dice che esista in tre mondi: le sue radici raggiungono il mondo sotterraneo, il suo tronco risiede nella terra e i suoi rami si estendono fino al cielo.

Molte culture condividono la convinzione che questo albero sia l’Asse del Mondo che supporta o regge il Cosmo.

Per i popoli Maya, l’Asse del Mondo era una massiccia Ceiba (in altre culture, si chiama Kapok) che si trova al centro del mondo.

Secondo le antiche tradizioni Maya, le anime umane si sono originate per la prima volta come fiori bianchi sacri sui rami dell’albero di Ceiba. Le anime degli antenati Maya morti sono risorte dalle radici dell’Asse del Mondo attraverso i suoi rami e si sono trasferite nei regni celesti.

 

Nelle regioni germaniche, si credeva che l’umanità fosse stata creata dai tronchi degli alberi, tramandando così la percezione che le persone e gli alberi hanno molto in comune.

In Svezia, alcuni alberi erano considerati “guardiani” e potevano proteggere una casa dalla cattiva sorte.

Il guardiano era di solito un albero molto vecchio che cresceva nei terreni vicino casa.

La famiglia che viveva lì aveva un grande rispetto per quell’albero e spesso adottava un cognome relativo al nome dell’albero.


Un noto albero sacro della mitologia norvegese era il “Yggdrasil”, un albero di frassino gigante che si diceva collegasse e proteggesse i nove mondi che si credeva esistessero.

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Yggdrasil – I Nove Mondi

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Nel folklore irlandese e inglese, le fate si potevano incontrare ovunque ci fossero frassini, querce e biancospini che crescevano insieme.

I biancospini erano considerati un potente simbolo di protezione, e spesso venivano piantati vicino alle case per protezione dai fulmini, nonché dagli spiriti maligni.

In occasione della Festa di Beltane, si credeva che le donne che si bagnavano con la rugiada di un fiore di biancospino diventassero belle e che gli uomini che si lavavano le mani con la sua rugiada sarebbero diventati esperti artigiani.


I buddisti hanno tuttora una profonda devozione per l’albero Bodhi, un tipo di albero di fico con foglie a forma di cuore, al di sotto del quale si dice che il Budda avesse meditato per 49 giorni, cercando di riconciliare la sua mente con il fatto che ci fosse tanta sofferenza nel mondo.


Il 49° giorno, si alzò e ringraziò l’albero per avergli offerto la sua ombra, e in quel momento raggiunse l’illuminazione.

Oggi, nella stessa località in cui si crede che il Buddha si fosse seduto a meditare, cresce un discendente di quello stesso albero Bodhi.

I miti buddisti dicono che l’albero vivrà lì finché il mondo non sarà distrutto e il luogo in cui crescerà sarà l’ultimo luogo ad essere distrutto; e quando il mondo rinascerà, quel luogo sarà il primo posto a riapparire.

 

Esiste una tradizione di piantare gli alberi intorno alle case, in modo da lasciare il posto alle radici delle piante striscianti, piantate apposta alla base delle strutture.

I cimiteri in Malesia sono ricoperti così fittamente di alberi che l’intero terreno è sempre fresco e riparato dal torrido sole tropicale.

Gli alberi sono “autorizzati” a diffondere le proprie radici nelle tombe e si dice che questi alberi sussurrino preghiere al Creatore, chiedendo il perdono per le precedenti trasgressioni di coloro che sono stati sepolti.

Gli abitanti del villaggio di Piplantri, nel Rajasthan, in India, festeggiano la nascita di ogni bambina piantando ben 111 alberi in suo onore.

L’intero villaggio lavora insieme per piantare e curare tutti questi alberi.

Questa tradizione non solo assicura che l’ambiente sia in grado di sostenere la crescente popolazione del villaggio, ma porta al villaggio anche armonia e assenza di criminalità.

In Malesia le persone mantengono tuttora un rapporto molto intimo con gli alberi.


Questi sono solo alcuni dei molti modi in cui gli alberi sono stati onorati e venerati dalle antiche culture del passato.

Nell’era moderna, cerchiamo di non dimenticare mai il profondo e salutare significato degli alberi, la loro storia e come tutti gli alberi siano essenziali per la vita umana.

 

Un paio di consigli semplicissimi per trarre importanti benefici da un albero:

Abbracciarlo, toccarlo con le mani e lasciare che la sua energia solare penetri dentro il nostro corpo


In piedi, di schiena contro il tronco dell’albero, con i piedi ben distanziati a terra, e le mani che toccano il tronco, sarà possibile alleviare qualsiasi malessere, da un semplice torcicollo a un qualunque problema alla colonna vertebrale.
 

(Jocelyn Mercado)

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